La perdita del lavoro e la disoccupazione sono temi quanto mai attuali e riguardano sia la fascia d’età dei più giovani ma anche coloro i quali si trovano a metà o al termine del proprio percorso lavorativo. Concretamente la perdita maggiore alla quale immediatamente si pensa in queste situazioni è quella della sicurezza economica. Questo a livello pratico è senza dubbio vero, ma non è l’unico problema che le persone si trovano ad affrontare.
La disoccupazione provoca anche un sentimento di tensione in molti individui che non trovano lavoro per la prima volta o che hanno sempre svolto una determinata attività e ora non possono più svolgerla. Questa situazione rappresenta per l’individuo un cambiamento nella struttura sociale a cui si era abituato, ha perso, infatti, la sua identità professionale.
In che modo la disoccupazione agisce sulla salute
È da notare come la relazione tra disoccupazione e salute non sia lineare, ma complessa e modulata da alcuni fattori quali la durata della disoccupazione, le caratteristiche personali del disoccupato, i contesti socioculturali in cui il fenomeno si genera e le modalità con cui una società affronta la questione. Non è quindi facile stabilire in modo chiaro un nesso causale e la direzione che assume, ma sembrano essere tre i principali meccanismi attraverso cui la disoccupazione agisce sulla salute:
- La povertà, per cui gli effetti sulla salute, in termini di aumento del rischio di depressione e di deterioramento della salute fisica, sarebbero direttamente determinati dai problemi finanziari.
- La perdita del lavoro come evento di vita stressante e, in quanto tale, vissuto e percepito come un lutto per la perdita di alcuni benefici non economici connessi al lavoro, quali la strutturazione del tempo, l’autostima, il rispetto da parte degli altri, l’uso delle proprie capacità, lo status sociale, i contatti interpersonali e alcune motivazioni esistenziali. Tale stress risulterebbe in un incremento cronico dei livelli di ansia.
- L’insorgenza di comportamenti dannosi per la salute, soprattutto l’abitudine al fumo e il consumo eccessivo di alcolici o sostanze stupefacenti. Repentine riduzioni del reddito potrebbero inoltre esporre a condotte più francamente rischiose e autodistruttive, esponendo ad un maggiore rischio di suicidio e tentati suicidi
Da quanto riportato emerge come il dramma della disoccupazione tocchi nel vivo l’esistenza delle persone: sono, infatti, frequenti disagio psicologico e insoddisfazione per le condizioni di vita. Molti studi presenti in letteratura hanno indagato gli effetti psicologici e vissuti emotivi caratteristici degli individui che vivono questa condizione. Sono riportati in particolare fallimento e frustrazione, sentimenti di vuoto, di inadeguatezza, di insicurezza e di inutilità che possono combinarsi con vissuti di sconfitta e di rassegnazione, con conseguente peggioramento dell’autostima e aumento del senso di inferiorità, di impotenza e della fiducia in sé stessi, negli altri, nella società e nel futuro